Foto conferenza su fine vita

Ieri pomeriggio, presso l’aula magna del Liceo Cambi di Falconara M.ma, si è tenuto un convegno sul tema del fine vita. A relazionare su un argomento molto scottante, pregnante e personale c’erano relatori d’eccezione. Dopo un’introduzione della professoressa Norma Vivarelli, hanno preso parola nell’ordine: il Prof Adriano Tagliabracci, professore di medicina legale e membro del Comitato Etico delle Marche, il quale ha presentato al pubblico in sala la normativa vigente e l’operato del CERM che si è trovato ad affrontare i primi tre casi italiani di suicidio assistito. Poi, Matteo Mainardi, coordinatore della campagna di Eutanasia legale e membro dell’Associazione Coscioni, che ha illustrato i casi più famosi assistiti dall’Associazione, argomentandoli. Per converso, la tesi del Magistero è stata rappresentata da Don Sebastiano Serafini, docente di teologia e bioetica presso l’Istituto teologico marchigiano. Per le cure palliative, il cui utilizzo è fondamentale sia per la corrente eutanasica che per quella cattolica, è intervenuto il dr. Umberto Maria Ripani, Direttore SODS di Terapia del Dolore AOU Ospedali Riuniti di Ancona, che ha parlato in particolare della legge n. 38/2010.

La legge garantisce l’accesso a Cure Palliative e terapia del dolore nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza per ogni tipo di sofferenza, da quella causata da malattie inguaribili a quella legata a patologie croniche. Infine, il Prof. Paolo Pelaia, presidente del Comitato etico territoriale, ex direttore del dipartimento d’emergenza di II livello presso gli Ospedali Riuniti di Ancona, e docente universitario, in quiescenza, di anestesia e rianimazione presso l’UNIVPM che ha esposto le criticità dell’uno e dell’altro filone. Il convegno è nato da un’idea delle docenti Norma Vivarelli ed Emma Lucidi, ed è stato apprezzato anche dalla cittadinanza, che ha partecipato con interesse. È stato un momento di crescita e formazione per molti, un’opportunità per riflettere su cosa significhi prendere scelte libere e consapevoli. Sono stati molti gli interventi dei cittadini e degli studenti che hanno seguito con grande interesse la conferenza, per la quale erano stati preparati dalle insegnanti.